venerdì 28 gennaio 2011

CES 2011: cosa è accaduto

 
E così è andato via anche il CES 2011! Le riviste specializzate hanno dedicato ampio spazio alla manifestazione svoltasi a Las Vegas ed alle novità proposte dai vari produttori.


Come previsto, molte aziende hanno presentato nuovi tablet da lanciare sul mercato, da Motorola ad HP, da Samsung ad Acer e così via. Come abbiamo già detto nel post precedente, ci si attendeva qualche parola di più da Mr. Ballmer, CEO di Microsoft, il quale non ha annunciato prodotti specifici (come, del resto, aveva già fatto in occasione del CES 2010) e, sotto questo aspetto, ha un poco deluso; ma il vulcanico Ballmer ha dato altri annunci, non meno interessanti, se si legge ‘tra le righe’.


Innanzitutto il CEO ha annunciato che la prossima versione di Windows (la cui data di uscita è ignota) sarà studiata per girare anche sui tablet. Ciò significa due cose:


1.    Microsoft ha analizzato le tendenze del mercato e si rende conto che questo settore conoscerà una grande espansione, dunque non vuol correre il rischio di restarne tagliata fuori;


2.    Poiché la stragrande maggioranza dei tablet presenti e prossimi monterà processori con architettura ARM, Microsoft dovrà riscrivere completamente Windows, per adattarlo a questa nuova architettura.


Finisce così l’alleanza storica tra Microsoft ed Intel, che ha caratterizzato gli ultimi 20 anni di storia dell’informatica, e si aprono inediti scenari, nei quali si affacceranno nuovi produttori di chip equipaggiati con questa nuova tecnologia, come Qualcomm, Samsung, Nvidia, ed altri. Possiamo già immaginare una concorrenza spietata…


Sul versante dei sistemi operativi per smartphone e tablet, avanza la diffusione di Google Android (giunto alla versione 3.0), mentre è imminente il lancio di Web OS, che sarà montato sui nuovi (e attesissimi) tablet di HP. Appare evidente come i produttori, in questa fase, date le esitazioni di Microsoft nel campo, preferiscano muoversi autonomamente da Redmond utilizzando sistemi operativi alternativi, pensati espressamente per dispositivi mobili.


Intanto Apple continua per la sua strada, forte degli oltre 14 milioni di iPad venduti nel corso dell’anno solare 2010, a dispetto degli scettici di professione e dei denigratori da bar, che facevano ironia sul nuovo gioiellino della casa al momento del suo lancio. Se gli altri produttori si stanno muovendo in forze nel settore, creando addirittura, come Lenovo, divisioni apposite per questo tipo di mercato, significa che Steve Jobs, piaccia o non piaccia, aveva visto giusto, quando, un anno fa, aveva lanciato il tablet della mela. Inoltre la casa si prepara a proporre la seconda versione del suo tablet, le cui caratteristiche sono però, al momento, sconosciute.


Insomma, ci attende un futuro ricco di novità, ispirato ad una concezione dell’informatica e dei suoi fruitori piuttosto diversa da quella che abbiamo conosciuto finora: non più utenti seduti davanti a grigi desktop isolati tra loro ed equipaggiati con hardware sempre noiosamente uguale e sistema operativo ancor più pedissequamente standardizzato, ma utenti sempre in movimento e sempre connessi alla Rete, pronti a lavorare in gruppo a distanza o a dialogare sui social network, scambiandosi documenti di ogni genere attraverso PC, smartphone, tablet ed altri gioiellini ancora in cantiere, sui quali saranno montati sistemi operativi diversi in competizione tra loro.


Ci sarà da divertirsi!

Ferdinando G. Rotolo (gennaio 2011)

martedì 4 gennaio 2011

CES 2011: le attese.


             Siamo ormai vicini all’appuntamento più importante dell’anno per la cosiddetta elettronica di consumo, il Consumer Electronic Show, che si tiene a gennaio di ogni anno a Las Vegas. Sui siti web impazzano le previsioni di analisti, impegnati ad immaginare cosa ci riserverà l’evento statunitense. Naturalmente, noi non siamo analisti di professione, ma semplici appassionati, però qualche riflessione possiamo farla.


 Moltissimi esperti sostengono che il 2011 sarà l’anno della definitiva consacrazione del tablet, come prodotto tecnologico di massa. A dire la verità il tablet non sarebbe un prodotto propriamente nuovo, in quanto già nel 2001 Microsoft ne aveva proposto qualche esemplare, che aveva ricevuto tiepida accoglienza dal mercato. Ora, però, molti produttori sembrano intenzionati ad affacciarsi su questo mercato in modo battagliero: Motorola, Samsung, Dell, HP, Acer, Toshiba, sono solo alcuni dei nomi che circolano. Si prospetta, dunque, una possibilità di scelta piuttosto ampia per l’utente, che potrà scegliere tra prodotti di tipologia molto differente, sia destinati al mercato business, sia a quello consumer. Cosa è cambiato rispetto al 2001?
Semplice, è arrivato l’iPad! Con il suo prodotto rivoluzionario, di cui si stima siano stati venduti nel 2010 circa 12 milioni di esemplari, Apple ha dimostrato che il tablet può diventare un prodotto di massa, tanto da far concorrenza ai netbook tradizionali, a patto che sia di facile uso e sia dotato di un ecosistema di applicazioni adatte a sfruttarne in pieno le caratteristiche: con un tablet si può scrivere, vedere video, ascoltare musica, registrare appunti vocali, navigare in rete, leggere e-book e magazine, inviare posta e così via, senza bisogno né di una tastiera fisica, né di pennino. Così, come già avvenuto con l’iPhone, tutti i principali produttori sono andati di corsa dietro ad Apple, capace di inventare un mercato che, un anno fa, semplicemente non esisteva.
Tutto chiaro dunque? Beh, non proprio tutto. Esiste un ‘dettaglio’: il sistema operativo da far girare sopra questi gioiellini. Facciamo un passo indietro. In occasione del CES di un anno fa, il vulcanico e istrionico CEO di Microsoft, Steve Ballmer, aveva preannunciato l’arrivo imminente sul mercato di tablet dotati di una versione appositamente studiata di Windows; ebbene, in tutto il 2010 di questi fantomatici win-tablet, non se ne è vista nemmeno l’ombra. Ora Ballmer presumibilmente ci riproverà, ma stavolta non potrà limitarsi a fare annunci. Molti produttori, tra cui Samsung e Motorola, sono pronti ad aggredire il mercato con tablet basati su Android OS, il sistema operativo ‘libero’ di Google; anche HP è pronta a lanciare i suoi tablet con Web OS, il sistema operativo acquisito da Palm; RIM si prepara a lanciare un suo tablet con QNX OS; la stessa Apple si appresta, pare, a presentare un nuovo iPad con nuove caratteristiche e magari un aggiornamento del suo OS, chiamato iOS. Con il mercato in tale subbuglio, Mr. Ballmer dovrà presentare qualcosa di concreto agli utenti e (perché no?) agli azionisti, se non vuole correre il rischio di veder scricchiolare la sua poltrona di CEO, visti anche i sommovimenti avvenuti durante l’anno appena trascorso ai vertici di BigM. Quindi è (molto) probabile che al CES vedremo finalmente anche i tablet con Win 7.
Tutti contro Apple, dunque, ad ogni costo, ma in ordine sparso, con una varietà di prodotti (e di OS tra loro incompatibili) che dovrebbe, come detto, andare a vantaggio dell’utente, ma che non è detto vada a danno di Apple.
Staremo a vedere cosa accadrà: ormai all’apertura del CES manca poco. A presto! 

Ferdinando G. Rotolo (gennaio 2011)